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I tre pilastri per insegnare ai giovani

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Come relazionarsi al mondo del lavoro: fare accadere le cose, fare domande, considerare il tempo come una risorsa fondamentale

La collaborazione con le giovani generazioni nel mondo del lavoro rappresenta una sfida, ma anche una grande opportunità. Nell’esperienza di questi primi mesi di GemuxHub ci siamo accorti che, noi adulti, dovremmo insegnare ai ragazzi tre “segreti”: come fare accadere le cose, fare domande e una gestione intelligente del tempo.

Fare accadere le cose

Cosa significa realmente "fare accadere le cose"?
In qualsiasi lavoro una serie di compiti viene elencata e monitorata. Un compito non è semplicemente una voce in una lista; esso rappresenta una responsabilità. E questa responsabilità non si esaurisce fino a quando il compito non viene portato a termine.

Fare accadere le cose non significa solo completare un lavoro, ma – appunto per far accadere le cose – significa anche superare ogni ostacolo che si presenta verso il traguardo del completamento dell’incarico. Può trattarsi di sollecitare e-mail non risposte, risolvere e superare problemi tecnici, amministrativi o di relazione con altri. O, più semplicemente, qualsiasi altro intoppo che dovesse accadere. Ogni volta che un compito incontra un ostacolo, è dunque essenziale adottare approcci diversi, pensare fuori dagli schemi e correggere la rotta con creatività e proattività per raggiungere la destinazione. Esattamente come in un viaggio: se la strada principale non è accessibile significa industriarsi per trovare percorsi alternativi che portino a destinazione. Non fare accadere le cose significa semplicemente non portare a termine un obiettivo, potremmo dire “mancare il bersaglio”.

Ma, per far accadere le cose, è indispensabile anche collaborare.
Il concetto di collaborazione è fondamentale in molte aree della vita, dalla gestione di un'impresa, alla conduzione di progetti complessi, all'organizzazione di eventi e perfino nelle attività quotidiane di una famiglia. Collaborare non significa solo lavorare insieme, ma farlo in modo efficace, armonico e produttivo.

In molte situazioni, le competenze e le abilità di una singola persona sono limitate. Ogni individuo ha i suoi punti di forza e le sue debolezze. Attraverso la collaborazione, le persone possono sfruttare le competenze complementari degli altri per ottenere risultati che superano di gran lunga ciò che potrebbero fare da soli.

Infine, saper delegare. La delega non significa scaricare il proprio lavoro su qualcun altro, ma piuttosto dare fiducia e riconoscere che un'altra persona potrebbe essere più adatta, o avere più tempo, per svolgere un determinato compito. Saper delegare significa anche riconoscere e rispettare il valore del tempo e delle competenze altrui, assicurando che il lavoro venga distribuito in modo equo e produttivo.

L'importanza delle domande

Il secondo pilastro, fare domande, è essenziale per comprendere e avanzare nel proprio lavoro. Stranamente, non è un'abitudine diffusa tra i giovani di oggi. Eppure, fare domande è il modo per indagare, comprendere e, alla fine, far accadere le cose.

Se i giovani si vedono come semplici ospiti in un ambiente di lavoro, fare domande li trasforma in protagonisti attivi. Le domande aiutano a crescere e progredire. Capita che i tasks rimangono incompiuti non perché siano impossibili, ma perché non era chiaro cosa fare. E questa mancanza di chiarezza deriva spesso dalla mancanza di domande.

Il valore del tempo

Il tempo è più di una semplice sequenza di secondi, minuti e ore. È una risorsa preziosa. Un progetto esiste solo quando ha un inizio e una fine definiti. Sprecare tempo significa sprecare opportunità ed energie.

In un contesto professionale il tempo assume un valore ancora maggiore quando si lavora in squadra. Definire i tempi implica compromessi tra i membri del gruppo. Allo stesso modo in cui, in montagna, il passo del gruppo è determinato dal membro più lento, in un progetto ogni membro può coordinarsi con gli altri per raggiungere l'obiettivo comune.

Conclusione

Per lavorare e formare le nuove generazioni, è fondamentale comprendere l'importanza di portare a termine i compiti, incoraggiare la curiosità e l'indagine attraverso le domande e rispettare la sacralità del tempo.

Integrando questi tre pilastri, possiamo costruire un percorso di crescita per tutti, compresi i docenti e i formatori presenti in un hub di innovazione.

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