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Lorenzo Maggioni: un'esperienza interessante

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Voglio iniziare questo piccola intervista innanzitutto presentando me stesso: mi chiamo Lorenzo Maggioni e frequento il quinto anno del corso di meccanica energetica all’ITIS Fermi di Desio.

Vedo il mio futuro con ancora molte strade da poter percorrere, non sono ancora sicuro di cosa voglio fare una volta terminati gli studi, se per esempio proseguirli frequentando un corso universitario oppure terminarli dedicandomi a un lavoro a tempo pieno. Proprio per questo motivo, quando a scuola mi è stata proposta la possibilità di prolungare il nostro periodo di tirocinio estivo alla fine del quarto anno delle scuole superiori, nell’azienda Gemux (azienda che mi è stata descritta molto bene e che avrebbe seguito noi stagisti da vicino), ho subito pensato che potesse essere un’ottima idea per fare un po’ di esperienza in ambito lavorativo e ampliare il mio bagaglio culturale.

Ho pensato che potesse essere un’ottima possibilità anche in vista dell’ultimo anno delle scuole superiori che, come ho già detto, una volta terminato mi metterà di fronte a delle importanti scelte per il mio futuro, e di conseguenza il mio obiettivo è arrivare a quel momento avendo la maggiore esperienza possibile per quanto riguarda il bivio il quale tutti i maturandi si vedono posto davanti.

Se dovessi descrivere la mia esperienza qui in Gemux con una parola, sceglierei “interessante”.

Questo perché credo che sia un’ottima opportunità per avere un primo approccio al vero mondo del lavoro. Dico questo perché durante il mio periodo di stage ho avuto modo di lavorare con scadenze, difficoltà, responsabilità… cose che a scuola ancora non si vivono a pieno come in un luogo di lavoro. All’inizio devo ammettere che facevo ancora molta fatica a lavorare e convivere con questa realtà essendo abituato al modus operandi scolastico. Con un po’ di pazienza e impegno, però, sono riuscito a capire come dovessi comportarmi e quale fosse il modo migliore per essere d’aiuto ai miei colleghi con i vari compiti che ci venivano assegnati.

Per quanto riguarda questi compiti di cui parlo, mi è molto piaciuto il livello di libertà di cui godevamo: il nostro compito era portarli a termine usando quello che pensavamo fosse il miglior metodo per farlo. Ovviamente all’inizio eravamo tutti un po’ in difficoltà data la poca esperienza in ambito lavorativo, ma col passare del tempo e delle correzioni ci riusciva sempre più facile avvicinarci a ciò che era un buon livello di esecuzione del compito.

Per quanto riguarda questo punto, le persone con cui sono entrato in contatto durante questo periodo sono sempre state a completa disposizione per aiutare me e i miei colleghi stagisti a portare a termine i compiti che trovavamo più difficoltosi. In particolare si sono rivelati molto esaustivi e disponibili i signori Andrea Vandoni, Oliviero Malaguti e Andrea Pozzi, con i quali abbiamo potuto fissare anche delle riunioni periodiche per poter parlare dei compiti che stavamo svolgendo e capire insieme quale fosse il modo migliore per portarli a termine.

Inoltre ho apprezzato la fiducia che è stata riposta in noi stagisti perché mi ha permesso di lavorare direttamente su progetti reali e importanti, come per esempio il braccio robotico che ci è stato messo a disposizione da Gemux. Il nostro compito era quello di metterlo in funzione in completa sicurezza, imparare a programmarlo, e cercare come potesse rendersi utile all’interno di un ambito lavorativo.

Credo che questa esperienza in Gemux sia stata molto formativa e che sarà utile in futuro per il mio percorso lavorativo, e più in generale mi sarà di grande aiuto per le scelte che dovrò prendere una volta terminata la scuola superiore.

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