Il timore di ricevere un rifiuto si classifica tra le paure più intense, superando addirittura la paura della solitudine, del dolore fisico e della malattia. Questa è la strana storia di Jia Jiang che rinasce a nuova vita dopo un rifiuto importante.
Jia Jiang conquista una borsa di studio per trasferirsi negli Stati Uniti con l'ambizione di emulare Bill Gates. Tuttavia, il suo primo incontro con il rifiuto lo getta in uno stato di profonda incertezza, al punto da perdere l'intraprendenza.
Tuttavia, ha la forza di riconoscere che il vero ostacolo alla realizzazione dei suoi sogni non è il rifiuto in sé, ma il terrore di esso, e decide di affrontare, per vincere, questa paura. Intraprende quindi un esperimento di auto-sviluppo denominato "100 Days of Rejection", durante il quale si espone intenzionalmente al rifiuto quotidiano come metodo per costruire la propria resilienza.
Tutto l’esperimento viene documentato e ripreso con il suo telefono: memorabili le numerose richieste fatte a completi estranei, che vanno dal chiedere in prestito 100 dollari a richiedere ciambelle realizzate a forma dei cinque cerchi olimpici, fino al tentativo di intervistare il presidente Obama.
Il messaggio è potente: il rifiuto è meramente un'opinione altrui, non un verdetto definitivo sulla nostra identità. Questa premessa si trasforma in un viaggio di scoperta personale, offrendo al lettore una nuova ed originale prospettiva sul significato del "no".
Il libro si distingue per la sua capacità di toccare profondamente chi lo legge, fungendo da catalizzatore per un cambiamento interiore.
Attraverso il racconto della propria insoddisfazione e dei successi ottenuti (nonostante gli ostacoli incontrati lungo il cammino) l'autore si immerge in una missione di auto-riscoperta delle proprie potenzialità.
Questa narrazione autentica ha il potere di commuovere e motivare, offrendo una testimonianza diretta di come affrontare con coraggio le proprie paure.
È un'opera che non solo intrattiene ma educa, offrendo una guida pratica per accettare il rifiuto come parte integrante del processo di crescita personale. Una guida che spinge i lettori a non temere i "no" e a perseguire con determinazione i propri sogni.
Hai mai sentito quella sensazione di vuoto dentro quando ti arriva un bel "NO" come risposta? Beh, non sei solo. Tutti ci siamo passati. Ma come si fa a gestire un rifiuto senza perdere la bussola? Eccoti alcuni spunti, suggeriti da Jia Jiang in persona, per navigare attraverso i "no" che la vita ti lancia. Sono sette. Al solito li affronteremo in maniera separata. In questo articolo vedremo i primi tre spunti lasciando gli ulteriori quattro ad un successivo esame.
Prima di tutto, prendiamoci un momento per capire cosa significa davvero quel "no". Non è un segno scritto sulla tua fronte, ma più che altro un'opinione o una circostanza. Che cosa ci sta dietro?
Ok, hai ricevuto un no. Respira. Non è la fine del mondo. Chiediti: c'è qualcosa che posso imparare da questo?
Ci sono dei trucchetti per inclinare la bilancia a tuo favore la prossima volta? Sicuramente! Pensaci come a un gioco di strategia.
Ricorda, ogni "NO" è solo un pezzettino del puzzle più grande della tua vita.
Chissà? Forse sta solo aiutandoti a trovare il posto giusto dove ogni pezzo deve andare.
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